Documenti e sicurezza
All’ingresso del Paese viene richiesto il passaporto con validità residua di almeno sei mesi e il Visto d’ingresso, il quale è possibile ottenere all’Ambasciata dell’Unione del Myanmar a Roma. Per i turisti è concesso un visto della durata di 28 giorni, da compilare sul sito internet www.evisa.moip.gov.mm.
La situazione di sicurezza del Myanmar è precaria, perché risente della forte trasformazione del Paese, da quando il Governo è stato eletto democraticamente per la prima volta il 30 marzo 2016. In generale la situazione risente del contrasto fra la popolazione Bamar, in maggioranza, e gli altri gruppi etnici; insieme alle tensioni fra la minoranza musulmana e la maggioranza buddista. Anche a causa del recente deterioramento della vita, il tasso di furti, anche a danno di turisti, è aumentato gradualmente sia nelle città che nelle zone rurali. Si consiglia quindi di prestare attenzione e adottare misure cautelari, soprattutto quando si è nelle principali zone turistiche. Rimane però alto il livello di attenzione da parte delle autorità locali per la gestione e l’ordine pubblico. Si raccomanda inoltre di evitare zone quali:
La situazione di sicurezza del Myanmar è precaria, perché risente della forte trasformazione del Paese, da quando il Governo è stato eletto democraticamente per la prima volta il 30 marzo 2016. In generale la situazione risente del contrasto fra la popolazione Bamar, in maggioranza, e gli altri gruppi etnici; insieme alle tensioni fra la minoranza musulmana e la maggioranza buddista. Anche a causa del recente deterioramento della vita, il tasso di furti, anche a danno di turisti, è aumentato gradualmente sia nelle città che nelle zone rurali. Si consiglia quindi di prestare attenzione e adottare misure cautelari, soprattutto quando si è nelle principali zone turistiche. Rimane però alto il livello di attenzione da parte delle autorità locali per la gestione e l’ordine pubblico. Si raccomanda inoltre di evitare zone quali:
- La zona di confine con la Thailandia, caratterizzata dagli scontri a fuoco e dalla presenza di contrabbandieri, rifugiati e ribelli. In particolare sono da evitare: il nord e la zona di confine con la Cina dello Stato Shan, il nord dello Stato Kachin e lo Stato Kayin.
- Lo Stato del Rakhine, nella zona di frontiera con il Bangladesh, teatro di scontri etnici e religiosi, con molte vittime registate nell’ultimo anno.
- La zona del “Triangolo d’oro” (confine tra Laos, Thailandia e Myanmar), nota per la produzione di oppio. Peraltro l’accesso a queste zone è vietato ai turisti e controllato dalle autorità locali.
Trasporti
Il Myanmar è facilmente raggiungibile in aereo da quasi tutte le parti del mondo. Le principali compagnie aeree sono la Thai Airways e la Emirates, per i voli di collegamento interni invece, è consigliabile scegliere la Myanmar Airways. Il mezzo più comodo per gli spostamenti via terra è il pullman, economico e molto più confortevole del treno. I treni sono considerati da molti un’esperienza assolutamente da fare, anche se il servizio non è dei migoliri e spesso hanno svariate ore di ritardo. I taxi sono disponibili nelle città e alle stazioni a qualsiasi ora, ma è abbastanza caro e gli autisti non sono disposti a scendere di prezzo. Inoltre non sempre sono auto, ma bensì carretti trainati da buoi o cavalli! Per quanto riguarda gli spostamenti via mare, il battello è molto comodo e ci si può godere al meglio il fantastico panorama. Molto caratteristiche sono le piccole imbarcazioni utilizzate dalla gente locale, anche se un po’ meno sicure.